Coppa Italia – edizione 73, quella senza spettatori

Leggi in 5 minuti di Mattia Casaldi 18 Giugno 2020

Sarà ricordata per sempre questa finale della Coppa Italia 2019/2020. Non solo per il fatto in sé che si tratti di una finale, per la precisione la numero 73 della Coppa Italia, ma per essere la prima finale europea in assoluto che si svolge post pandemia covid-19.

Ad aggiudicarsi la partita è il Napoli di De Laurentiis e di Gattuso, di Callejon e di Mertens, uomini che hanno reso grande questa squadra nel passato e nel presente e continueranno (alcuni di loro) a farlo in futuro. In uno stadio Olimpico completamente vuoto e animato dalle grafiche della RAI sponsorizzate dalla Coca Cola, che era il main sponsor della competizione, si potevano sentire nitidamente le voci di allenatori e calciatori, il rumore dei contrasti e i rimbrotti di Buffon e Meret alle rispettive linee difensive.

Il tabellino della finale Juventus-Napoli

Il Napoli scende in campo con un 4-3-3 con Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80′ Hysaj); Fabian Ruiz (80′ Allan), Demme, Zielinski (88′ Elmas); Callejon (66′ Politano), Mertens (66′ Callejon), Insigne. All. Gattuso. A disp. Karnezis, Luperto, Ghoulam, Manolas, Llorente, Lozano, Politano, Younes, mentre la Juventus risponde a specchio con lo stesso modulo 4-3-3 con Buffon; Cuadrado (85′ Ramsey), De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (74′ Bernardeschi), Matuidi; Dybala, Ronaldo, Douglas Costa (65′ Danilo). All. Sarri. A disp. Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Ramsey, Rabiot, Muratore, Olivieri, Vrioni, Zanimacchia. Gli ammoniti sono stati al 51′ Bonucci, al 77′ Mario Rui e all’83′ Dybala.

L’arbitro del match è stato Doveri che ha condotto in maniera egregia la gara e non ci sono stati episodi dubbi, infatti non è stato interpellato il VAR per nessuna situazione. Ecco la sequenza dei rigori che hanno portato il Napoli alla vittoria, il sesto successo in Coppa Italia per gli azzurri, il terzo dell’era De Laurentiis:

Juventus Napoli
Dybala: parato da Meret Insigne: Goal
Danilo: alto sulla traversa Politano: Goal
Bonucci: Goal Maksimovic: Goal
Ramsey: Goal Milik: Goal

La partita nei 90 minuti è terminata 0-0, ma non sono mancate le emozioni. La regola di quest’anno decideva che si andasse ai rigori subito dopo il tempo regolamentare e così è stato, e la lotteria dei penalties ha visto il Napoli battere la Juventus per 4-2. La partita è stata molto equilibrata con il Napoli leggermente più pericoloso in particolare con Insigne, che ha colpito un palo al 29 esimo del primo tempo con Buffon che sembrava essere sulla traiettoria. Poi quasi nessuna emozione fino al minuto 65 quando Bonucci calcia dalla distanza trovando Meret puntuale nella presa e dopo due minuti quando Dybala batte una punizione velenosa che Meret è bravo a smanacciare e a liberare l’aria.

Il finale di partita regalerà altri due brividi: al minuto ‘72 un’ottima azione sul lato destro del Napoli cross rasoterra sul quale Politano fa un velo intelligente per far scorrere il pallone per Milik che dal centro dall’area di rigore si trova a calciare di destro e il pallone finisce alto un metro abbondante sopra la traversa.

Ultimissimo brivido sul quale Buffon si supera ancora una volta dimostrando di avere calcisticamente la metà dei suoi anni veri. Calcio d’angolo dalla sinistra per il Napoli, Maksimovic stacca benissimo, Buffon para sulla linea, ma sulla corta respinta dopo varie deviazioni repentine Elmas si ritrova la palla sul piede sinistro, calcia forte, ma anche lì il portierone campione del mondo nel 2006 riesce a mettere un piede deviando il pallone sul palo, è il minuto ‘92 e la Juventus ha rischiato un minuto prima del triplice fischio finale di Doveri.

Callejon dice addio, Martens rinnova, Gattuso si emoziona

Questa finale di Coppa Italia come detto ad inizio articolo era una partita piena di stimoli soprattutto in casa Napoli. Innanzitutto Gattuso è stato festeggiato dai suoi ragazzi in maniera molto calda e sincera per la morte prematura della sorella di soli 37 anni. L’allenatore ex campione del mondo 2006 è apparso visibilmente commosso dall’affetto dei suoi giocatori e dello staff non nascondendo gli occhi lucidi.

L’altro giocatore in lacrime, che si è inginocchiato non appena Milik ha messo dentro il rigore della vittoria è Josè Maria Callejon che non ha rinnovato il contratto con il Napoli. Oltre 245 presenza con la maglia del Napoli, 62 goal e tantissimi chilometri macinati sulla fascia destra e tante soddisfazioni per questo calciatore spagnolo che è di diritto entrato nel cuore dei tifosi partenopei. Lui non ha rinnovato, ma Mertens sì, il calciatore belga detto “Ciro” dai tifosi azzurri è ormai definitivamente legato alla città campana, cosa confermata anche dal twitter di Aurelio De Laurentiis che possiamo leggere in quest’articolo.

Ora entrambe le squadre si lanceranno nella Serie A che riparte già da sabato, per il Napoli un grande obiettivo già raggiunto che rappresenta la certezza di partecipare all’Europa League dell’anno prossimo, anche se Gattuso punta alla Champions come ha palesato nel discorso a fine partita. La Juventus ha perso la sua seconda finale quest’anno e Sarri deve fare attenzione ora a portare a termine gli altri due obiettivi: scudetto e Champions.